Il Buio nell'Anima

Questa settimana sono andato a vedere il tanto controverso "Il Buio nell'Anima". Film purtroppo che non rimarrà negli annali del cinema hollywodiano ma che ci propone un'altra fantasica interpretazione della due volte premio oscar Jodie Foster.

La Trama:Per Erica Bain (Jodie Foster), New York è la sua città e condivide questo amore con gli ascoltatori del suo programma radiofonico: "Street Walk". Ma una notte, tornando a casa, tutto ciò che Erica ama le viene strappato via. Insieme al fidanzato viene aggredita e violentata, lui ucciso e il loro cane rapito. Con il tempo le ferite del corpo guariscono ma quelle dell'anima no. Erica comincia ad avere sempre più paura e tutto quello che un tempo le era famigliare le appare minaccioso. E quando la paura prende il sopravvento, la donna decide di armarsi per combatterla. Seguiranno una serie di omicidi, in un primo momento per legittima difesa, fino a quando la situazione non cambia e la paura che prima la paralizzava diventa il mezzo per riprendersi la vita che le è stata strappata quella notte. In città si diffonde la storia di un anonimo giustiziere e il detective della polizia di New York, Sean Mercer (Terrence Howard) si mette sulle tracce del killer. Tutto fa pensare che non si tratti di un uomo ma di una donna che si vendica. Con Mercer che la tallona e la sua coscienza in crisi, Erica deve decidere se la sua ricerca di una forma di giustizia, o di vendetta, sia la strada giusta.

Giudizio:Tema controverso, che fa discutere, quello del farsi vendetta da soli. Ma, come ha detto Jodie Foster, " The Brave One (Il Buio nell'anima) non tratta di una giustiziera donna. E' un film su New York, su cosa significa vivere con la paura 'nella metropoli più sicura d'America'. Quella ripulita da Giuliani". Il film come ho già detto parla di un tema già trito e ritriyo e anche la sceneggiatura devo dire che non è ai massimi livelli. Buonissima la regia di Neil Jordan che raggiunge il suo apice nelle due scene più truci del film: l'aggressione nel parco e la sparatoria nel supermarket. Grandissima interpretazione di una finalmente ritrovata Jodie Foster che è tornata ad esprimersi su livelli da Oscar. Ed è bizzarro pensare alle tante connessioni che questa sua ultima interpretazione ha con alcuni suoi film del passato. A cominciare dalla giovanissima prostituta Iris, persa nella New York di Taxi Driver e protetta dal giustiziere Travis Bickle; alla Sarah di Sotto accusa, storia di una ragazza violentata che deve difendersi prima di tutto dalla giuria che pensa che quello che le è accaduto se lo sia un po' cercato (primo Oscar alla Foster, era il 1988) fino alla Clarice Starling di Il silenzio degli innocenti, una creatura lucida e controllata, le cui potenzialità omicide erano chiare solo al Dottor Lecter.

Consigliato soprattutto per il pathos e lo sgomento che l'interpretazione della Foster portano allo spettatore costringendolo a riflettere su un tema difficile che fa sempre discutere l'opinione pubblica.


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